Limina è nata la prima volta nel 1995. Si chiama così – dal latino limen, limina: confini e allo stesso tempo soglie, ingressi, varchi verso ciò che non si conosce ancora – perché è stata fondata con l’ambizione di esplorare terre nuove. E l’obiettivo fu raggiunto: Limina ha posto al centro sua della produzione la letteratura sportiva, dandole una dignità culturale che in Italia non aveva ancora avuto e portando al grande pubblico un genere fino ad allora di rilievo solo nel mondo anglosassone. La farfalla granata di Nando Dalla Chiesa, dedicato al fuoriclasse del Torino Gigi Meroni, e Una porta nel cielo, l’autobiografia di Roberto Baggio, sono stati tra i più grandi successi dell’editore, sebbene lo spirito che animava il marchio si spinse fin da subito anche lontano dallo sport, per raccontare le storie eccezionali di persone come Carlo Alberto Dalla Chiesa e Paolo Borsellino.

Dopo un lungo periodo di inattività, nel 2025 Limina nasce per la seconda volta mossa dalla stessa ambizione: raccontare il mondo a partire dalle vite straordinarie di uomini e donne, atleti che hanno raggiunto l’eccellenza – come Lewis Hamilton e Novak Djokovic – ma anche imprenditori e campioni delle arti come la musica, il cinema e la letteratura. Il catalogo di Limina ospita le storie di chi, di fronte a un confine, ha avuto il coraggio di varcarlo e tracciare un percorso che non esisteva. Titoli italiani e internazionali di “non fiction” e “narrative non fiction” alimentano una produzione che esalta tutte le storie vere che vale la pena leggere, oltre ogni confine.